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"Dopo l’anno pesante caratterizzato dalla pandemia e dalle conseguenti limitazioni, abbiamo ricominciato a muoverci: 75mila Italiani sono rimpatriati nel 2021, un numero più alto del 10% rispetto al periodo pre-pandemia. [...] Per contro, 94mila hanno invece lasciato l’Italia per trasferirsi all’estero. Tre su quattro sono Italiani nati in Italia, uno su quattro è un Italiano nato all’estero. Oltre la metà parte dalle regioni del Nord (Nord-ovest 30,6% e Nord-est 22,5%) e l’età media è 33 anni per gli uomini e 30 per le donne. Anche nel caso degli espatri prevale la componente maschile, ma questo non vale per i giovani: fino ai 25 anni non si rilevano differenze di genere. I Paesi più gettonati sono essenzialmente quelli europei, ma quote minori di chi lascia il Paese – rispettivamente 4% e 2% – hanno come meta USA e Australia. 

Guardando un po’ più lontano nel tempo, i giovani fra i 25 e i 34 anni espatriati fra 2012 e 2021 sono circa 337mila, di cui oltre 120mila laureati. I coetanei rimpatriati nello stesso periodo sono 94mila, di cui 41 mila laureati. Il saldo è comunque negativo e si può affermare che l’Italia abbia perso 79mila giovani laureati in dieci anni. [...]" (Fonte: News Dati alla mano)

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