“Volevo fare un'esperienza come missionario all'estero, per visitare nuovi paesi, conoscere nuove persone, confrontarmi con una nuova mentalità. La destinazione che mi è stata proposta, Amburgo, non era tra le mie preferite. Ho però accettato per obbedienza.
“Avrei voluto sempre fare un'esperienza missionaria, ma non pensavo di farla in Germania. Pensavo di andare in Africa in quanto vedevo la missione solo in relazione a paesi poveri. Una differenza che ho trovato rispetto all'Italia è che qui vivo appieno la mia missione sacerdotale.
“Le difficoltà che ho incontrato all'arrivo in Germania - paese all'epoca per me in gran parte sconosciuto - mi hanno fatto ritornare in contatto con me stessa. Si è verificata una sorta di "ritorno alle mie origini", che mi ha dato forza nell'ambientarmi.